Filiera vitivinicola alla firma per dare il giusto valore ai vini piacentini

June 26, 2023
July 7, 2023

Tutti uniti per ottenere il giusto riconoscimento dellaqualità dei vini piacentini. Procede spedita tra vignaioli, vinificatori eimbottigliatori della provincia la raccoltafirme per l’approvazione dei nuovidisciplinari di produzione dei vini del territorio avviata nelle scorsesettimane. Frutto di un percorso di squadra durato due anni, che ha visto il Consorzio Tutela Vini DOC Colli Piacentini lavorareinsieme a cantine, agronomi, enologi, Università Cattolica del Sacro Cuore diPiacenza e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ricevendo feedbackpositivi anche da numerosi esperti del settore, i nuovi disciplinariaumenteranno sensibilmente il valore dell’intero comparto enologico piacentino,portando vantaggi di rilievo a tutti glioperatori della filiera vitivinicola, da chi coltiva l’uva a chi latrasforma in vino fino a chi propone sul mercato il prodotto finito.

In poco tempoabbiamo raccolto già 250 firme – afferma soddisfatto il Presidente del ConsorzioTutela Vini DOC Colli Piacentini MarcoProfumoche ci avvicinano al quorumrichiesto per dare via all’iter burocratico di approvazione dei disciplinari eportare a termine una vera rivoluzione nella valorizzazione e promozione delnostro patrimonio enologico. Possono firmare tutti i coltivatori d’uva, lecantine e le aziende produttrici della provincia, non è necessario essereassociati al Consorzio. Ora siamo chiamati a un ultimo sforzo collettivo perraggiungere un risultato che porterà benefici enormi all’intero mondo del vinopiacentino e, di conseguenza, all’economia del nostro territorio”.

La principale novità che porteranno in dote i rinnovatidisciplinari produttivi sarà la nascita della prima piramide qualitativa dei vini piacentini. Piacenza avrà la sua DOCG – la terza dell’Emilia Romagna ela prima ad avere al suo interno anche un vino rosso – e ci sarà una divisionepiù razionale dei vini che aumenterà la percezione del loro valore da parte deiconsumatori. Ciò contribuiràin modo determinante a un posizionamento di mercato alto per le produzioniDOCG, di cui beneficeranno a cascata anche i vini DOC e IGT; di conseguenzaaumenterà la remunerazione delle uve per i conferitori così come il valore dimercato dei terreni vitati oltre a quello dei vini.

Un altro elemento di grande rilievo, che avrà ricadutepositive su tutte le vallate, è l’allargamentodell’attuale DOC Colli Piacentini anche ad alcune aree di alta collina che, a seguito deicambiamenti climatici, già oggi offrono garanzie di elevata qualità enologica.

Sul fronte produttivo ci saranno variazioni dei massimali quantitativi d’uvae dei sesti d’impianto dei vigneti: per rispondere al meglio al progressivoinnalzamento delle temperature e alla scarsità idrica sarà possibile modificarealcuni parametri ormai superati contenuti negli attuali disciplinari egarantire così produzioni di qualità nelle diverse aree vitate. Mentre rimarràcentrale laproduzione di vini frizzanti di alta qualità che da sempre contraddistingue ilterritorio, verranno valorizzate anche la produzione spumantistica e alcunetipologie di vini fino a oggi non considerate ufficialmente ma che sono partedella tradizione piacentina, come i macerati e i rifermentati con metodoancestrale.

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