"I numeri parlano chiaro. La vendemmia di quest’anno registra una minore quantità di prodotto, ma la qualità è ottima, oltre ogni aspettativa. Uva sanissima, arrivata alla giusta maturazione, caratterizza una vendemmia che si è rivelata difficile per le importanti sfide legate al cambiamento climatico che i nostri produttori hanno dovuto affrontare" è così che il Presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Colli Piacentini Marco Profumo illustra i primi dati di una vendemmia che vince sulla qualità.
Le importanti sinergie attivate sul territorio e l’adesione ad un approccio che fa della sostenibilità il suo punto di forza, hanno fatto la differenza.
A fronte dei grandi cambiamenti in atto, gli sforzi di produttori e vignaioli hanno portato a grandi risultati. Un impegno sentito, condiviso, che ha comportato un maggiore investimento di mezzi e risorse che merita di essere riconosciuto.
Il Consorzio si fa portavoce di un messaggio che dà il giusto valore agli importanti interventi di investimento economico, di conservazione e di ottimizzazione della produzione vitivinicola del territorio. Produttori, istituzioni e associazioni si sono posti l’obiettivo comune di contrastare le sfide legate al cambiamento climatico, che hanno messo a dura prova la buona riuscita della raccolta degli ultimi anni.
Il Consorzio ha improntato una significativa azione di valorizzazione e promozione del territorio, consapevole del valore delle risorse che lo caratterizzano e che lo rendono unico.
Di rimando si è registrato un segnale importante di risposta da parte del territorio, una presa di consapevolezza di quelle che sono le sue potenzialità in termini di qualità di prodotto e di autenticità di un’esperienza, che vale la pena di essere condivisa.
Tradizione, genuinità, innovazione sono le leve che portano la produzione vitivinicola DOC dei Colli Piacentini a differenziarsi sempre di più nel panorama nazionale e internazionale.
Sostenere il territorio significa riconoscere il valore inestimabile delle sue risorse naturali e umane, di cui il Consorzio non può che essere orgoglioso.